Miti, odori e incanti architettonici di Catania e della sua riviera dei Ciclopi

Miti, odori e incanti architettonici di Catania e della sua riviera dei Ciclopi 2017-03-08T18:45:25+01:00

Project Description

Miti, odori e incanti architettonici di Catania e della sua riviera dei Ciclopi

Da Ragusa | Giornata Intera

Catania

  • Centro storico
  • Piazza Duomo
  • Piazza Università
  • Via Etnea
  • Mercato del pesce

Riviera dei Ciclopi

  • Acicastello e castello Normanno
  • Acitrezza e faraglioni

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Catania

Catania è un sito Unesco e la seconda città per estensione e popolazione della Sicilia. La sua piazza principale, le sue vestigia romane e le architetture barocche sono davvero una miscela unica in Sicilia. Piazza Duomo e la pescheria, Piazza Università e via Etnea sono alcune tra le cose più belle da vedere durante la vostra visita nell’elegante centro storico.Nel Duomo potrete vedere la tomba del celebre compositore Vincenzo Bellini, famoso per la suo opera Norma che è anche il soprannome di un celebre piatto siciliano di pasta con melenzana fritta e ricotta salata.
Agata è la santa patrona della città. La santa venne martirizzata all’età di 13 anni nel 251 dopo Cristo.I Catanesi sono ancora oggi estremamente devoti e partecipano in febbraio alla festa che attrae centinaia di migliaia di persone, facendone una delle feste al mondo con la più alta partecipazione di fedeli.


Riviera dei Ciclopi

Dopo Catania e una visita al suo colorato, vociante e rumoroso mercato del pesce, percorreremo la strada litoranea che ci porta alla Riviera dei Ciclopi. Qui, secondo la mitologia greca, viveva il gigante Polifemo, con un occhio soltanto sulla fronte che lanciò un grosso masso ad Ulisse e alla sua flotta che qui sostò sulla via del ritorno alla patria Itaca.La strada costiera mostra scenari meravigliosi e attraversa due piccolo villaggi marinari che si chiamano Acicastello e Acitrezza. Qui faremo una passeggiata rilassante e gusteremo un ottimo gelato o una deliziosa granita siciliana, incontrando magari degli anziani pescatori che furono comparse di celebri film del Neorealismo Italiano come “La terra trema”…

Catania
Catania è la seconda città per estensione e popolazione della Sicilia dopo Palermo con circa 500.000 abitanti se consideriamo la grande area metropolitana che include parte dei paese del versante meridionale del vulcano Etna. La città è stata da sempre caratterizzata da un rapporto stretto e inseparabile con Mamma Etna o “a Muntagna” o ancora “idda” per descriverne il carattere femminile e quasi bonario che nel corso dei secoli e ancora oggi ha influenzato le vicende storiche, economiche e sociali della città.
Di Catania si dice che sia risorta diverse volte a causa di eventi catastrofici come eruzioni e terremoti che hanno di volta in volta segnato morte e distruzione, ma anche splendida rinascita, vitalità e spirito di iniziativa che ancora oggi caratterizzano lo stile di vita e in qualche modo la mentalità e l’atteggiamento dei suoi abitanti.
Il rapporto cosi stretto con il vulcano ha dato fertilità ai campi grazie alle ceneri e ai minerali vulcanici, ma anche pietra abbondante per la costruzione di strade, monumenti, chiese e palazzi che sono il segno distintivo della visita della città e di tutto il territorio circostante.
Qui le vicende storiche e artistiche hanno poi modellato il paesaggio urbano secondo le nuove mode architettoniche del momento, in cui l’impronta barocca della ricostruzione post terremoto del 1693 è il segno più recente e visibile grazie alle originali innovazioni architettoniche e all’inconfondibile bicromia del bianco e nero della pietra locale e di quella lavica dei monumenti del centro storico.
Catania oggi è una città che merita di essere scoperta a piedi nelle ariose piazza Università e Piazza Duomo e soprattutto lungo Via Etnea, la strada principale che taglia in due da sud a nord la città su cui incombe benevolo lo sfondo di Mamma Etna, sempre fumante e quasi rassicurante con le sue forme rotonde e dolci che degradano verso il mare greco dello Ionio.
Da qui arrivano nel 729 a.c. i primi coloni calcidesi per fondare una colonia greca su un territorio rugoso, poco pianeggiante e aspro da coltivare (da cui deriva il termine Katanè), ma che garantiva approdo sicuro, ricchezza di acqua e fiumi navigabili. Il primo orientamento della città greca è dunque sviluppato da est verso ovest e ricalca ancora oggi il secondo asse viario più importante di Corso Italia. Questo orientamento a seguito delle vicende del terremoto che sconvolge e cancella la città romana e medievale, viene poi ruotato dalla città settecentesca prima descritta. Il Corso Italia oggi mostra alcuni palazzi in stile Liberty, piazze moderne, edifici in art nouveau e importanti come il Palazzo delle scienze, ma anche discutibili palazzi moderni degli anni ottanta costruiti in fretta per rimediare agli spazi vuoti lasciati per decenni dai bombardamenti della seconda guerra mondiale.
Durante il periodo romano Catania vive un periodo di gloria e ricchezza. Teatri, terme, anfiteatri, acquedotti, circo, ginnasio e foro resero Catania una delle più importantI del mondo mediterraneo romano. Frammenti di queste vestigia gloriose sono ben visibili ancora nel centro storico, in parte coperti dalla città settecentesca riedificata sulle lave di una catastrofica eruzione del 1669 che durò quasi due anni e che coprì la Catania romana e medievale. Il periodo bizantino e arabo non ebbe un impatto oggi fortemente visibile quanto il periodo Normanno che portò alla città la riaffermazione della cristianità, ma anche l’edificazione massiccia di chiese importanti, tra cui il Duomo dedicato a Sant’Agata patrona della città, vissuta e martirizzata al tempo dei Romani e oggi una delle feste religiose e folkloriche più notevoli al mondo per il numero di fedeli che partecipano alla festa il 5 febbraio.
Altri eventi naturali intrecciati all’arrivo di nuovi dominatori segnarono la storia della città. Nel 1669 un imponente eruzione vulcanica differisce la linea di costa, dove castelli, mura e fortificazioni a difesa del mare sono costruiti dagli Svevi, angioini, aragonesi e Spagnoli con Carlo V che fortifica la città con imponenti mura, spesso riciclando pietre dei monumenti romani o inglobandone altri pre esistenti. Il periodo temporale che va dai Normanni fino al Seicento è sottoposto a conflitti, tensioni e decadenza politica e sociale sia per il succedersi rapido dei dominatori, ma per le continue lotte individualistiche fra potenti famiglie nobiliari che poco benessere apportano alla città.
Fra i personaggi di spicco, Federico II di Svevia lascia nel 1232 il castello Ursino, oggi una fra le icone della città, straordinario esemprio di architettura militare un tempo sul mare, oggi in pieno centro storico, circondato da edifici costruiti sulle lave dell’eruzione del 1669.
Il terremoto del 1693 fa ingenti danni materiali e di vittime e il giorno dopo vengono chiamati per la ricostruzione i migliori architetti, capimastri, scultori e scalpellini sulla piazza per far risorgere la città più bella di prima. L’elevato tenore di vita delle famiglie nobiliari e delle confraternite religiose convogliano risorse economiche notevoli a disposizione del Duca di Camastra incaricato del piano regolatore della città. Questo prevede ampie strade e piazze progettate con moderni criteri antisismici per creare vie di fuga facili e di raccolta per la popolazione. La creazione di ampie strade e piazze acquista anche un importante connotazone sociale, dove i migliori palazzi, monumenti, chiese e piazze rappresentano il potere e l’autorità dei nobili in cui il potere economico, sociale, politico e religioso sono strettamente connessi.
Vaccarini, Battaglia, Ittar e Palazzotto sono gli architetti incaricati di creare la città nuova che oggi splende nelle sue splendide architetture tardo barocche con ampie forme concave e convesse che si alternano nelle facciate delle chiese, balconi ampi, decorazioni scultoree di figure mitologiche o puttini sui palazzi di Via Garibaldi, Corso Vittorio Emanuele e via Etnea.
Queste strade oggi sono ricche di vita e mostrano il carattere aperto e spesso ironico dei catanesi che amano mangiar fuori nei tanti ristoranti e frequentare la pescheria. Il mercato del pesce attiguo a quello della carne, dei formaggi e della frutta è uno dei luoghi più autentici per scoprire l’essenza della città; per il viaggiatore curioso occasione per un esperienza tra i locali davvero unica, perdendosi tra gli odori che si inseguono veloci in uno spazio molto limitato e tra il vociare di chi vuole vendere e vantare i suoi prodotti, esile retaggio della Catania e Sicilia araba.


Riviera dei Ciclopi
I villaggi di Acitrezza e Acicastello si trovano lungo la costa vulcanica a nord di Catania.
I faraglioni si ergono dritti ad assecondare le storie raccontate da Omero che credeva le rocce fossero state lanciate contro Ulisse dal gigante Polifemo che aveva incontrato durante il suo viaggio di ritorno ad Itaca. Per questo motivo l’area costiera è chiamata “riviera dei ciclopi”; essi erano dei giganti con un occhio solo sulla fronte che forgiavano i metalli sulle fornaci naturali del vulcano.
I faraglioni, a dire il vero, sono delle rocce di lava che dimostrano la primitiva formazione del vulcano che qui nasce dal fondo del mare circa mezzo milione di anni fa.
Oggi queste nere rocce e le acque blu rendono questo villaggio un luogo perfetto per momenti di relax lontano dalle folle e dal rumore di Catania.
Lungo la stessa costa e a sud, un’altra città chiamata Acicastello delimita questo riviera vulcanica con il suo impontente castello che risale al periodo normanno. Siede in cima ad uno sperone di roccia che sale dal mare e che conserva interessanti esempi di formazione lavica a cuscino.
Il castello è in buone condizioni ed è perfino possibile visitarlo per godere di viste magnifiche che abbracciano tutta l’area.

  • Autovettura privata Sedan o Viano Mercedes fino a sette posti
  • Autista privato parlante la vostra lingua
  • Carburante, pedaggi e spese di parcheggio
  • Autovettura e autista privato a disposizione fino a quattro ore per servizi di mezza giornata
  • Autovettura e autista privato a disposizione fino a otto ore per servizi di giornata intera
  • Bottiglia di acqua a bordo a disposizione
  • Soste, visite e guida panoramica dei luoghi descritti dall’itinerario

     NON SONO INCLUSI

  • Ingressi ai siti archeologici, chiese e musei
  • Degustazioni di prodotti, wine tasting o esperienze culinarie quando sono opzionali
  • Gratuità per l’autista (si suggerisce il 10% se ampiamente soddisfatti del servizio)
  • Guida turistica regionale autorizzata
  • Pasti, wine tasting o esperienze culinarie di cooking class se non già incluse nell’itinerario
  • Noleggio yachts, elicottero e aereo privato complementare ai nostri servizi di trasporto

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