Siracusa e Noto: alla scoperta dei suoi antichi tesori Greci e Barocchi

Siracusa e Noto: alla scoperta dei suoi antichi tesori Greci e Barocchi 2017-03-07T12:19:37+01:00

Project Description

Siracusa e Noto: alla scoperta dei suoi antichi tesori Greci e Barocchi

Da Ragusa | Giornata Intera

Siracusa

  • Teatro Greco
  • Anfiteatro Romano
  • Latomie del Paradiso
  • Isola di Ortigia
  • Piazza Duomo

Noto

  • Porta Reale e Corso Vittorio Emanuele
  • Duomo
  • Palazzo Ducezio
  • Mascheroni barocchi di via Nicolaci

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Siracusa

Siracusa è una tappa da non perdere durante le vostre giornate siciliane soprattutto se vi piace conoscere la storia greca in Sicilia e la sua colonizzazione da combinare con la scoperta di un luogo incantevole che si affaccia sul mare e ne è circondato totalmente: l’isola di Ortigia. La città venne fondata dai coloni Greci nel 733 avanti Cristo che provenivano da Corinto; ben presto divenne una delle colonie e poi città più potenti e influenti del mondo Greco antico riuscendo a sconfiggere perfino Atene e ospitando filosofi come Platone e geni come Archimede. Oggi è un sito Unesco e l’area archeologica che visiterete include un incredibile teatro Greco, fra i più belli e grandi del mondo Greco antico che riusciva a contenere fino, e forse oltre, 15.000 spettatori. L’area ha anche un anfiteatro romano del I secolo dopo Cristo fra i più grandi in Italia, un altare sacrificale in cui si riuscivano a sacrificare, secondo le fonti, fino a 450 tori in un giorno.L’area include anche delle cave di pietra imponenti che prendevano il nome di Latomie del Paradiso e l’icona più nota ne è l’orecchio di Dionisio che sembra avere la forma di un lobo auricolare. La seconda parte della visita include una passeggiata sull’isola di Ortigia, luogo del primo insediamento greco appena fondata la colonia. Qui è rilassante passeggiare con il naso in su ed ammirare le splendide architetture barocche, le stradine sinuose e nascoste, l’ampia falce naturale del porto grande e soprattutto Piazza Duomo. Il Duomo è un vero e proprio libro di pietra che mostra i segni di tutte le dominazioni succedutesi a Siracusa e in Sicilia, attraverso modifiche e stratificazioni decorative ed architettoniche di un monumento che nasce come tempio dorico nel 5 secolo Avanti cristo, si trasforma in chiesa cristiana, poi in moschea e di nuovo in chiesa passando per il drammatico evento del sisma del 1669 che sconvolse la Sicilia orientale.


Noto
Dopo il tempo libero previsto per il pranzo, ci spostiamo a Noto, patrimonio Unesco assieme ad altre città dell’area del sudest, note per gli edifici in stile barocco. A Noto sarà rilassante una bella passeggiata, attraverso la “Porta Reale” e poi lungo la via principale, Corso Vittorio Emanuele, dove il Duomo, Palazzo Ducezio, sede del comune e le tante chiese, conventi e palazzo nobili vi stupiranno. Il “Giardino di Pietra” è il soprannome di questa graziosa cittadina fondata e accuratamente pianificata dopo il terremoto del 1669. Dopo gli aspetti storici e culturali del luogo, tempo per gustare una ottima granita di mandorle o limone e assaporare e assecondare le tradizioni dei locali…

Siracusa
La sua storia, i monumenti, il mare, il clima e l’arte la rendono una delle tre destinazioni top da visitare durante un viaggio in Sicilia. Le origini greche della città che fu la più importante del mondo greco siciliano, in grado di rivaleggiare e perfino sconfiggere Atene, sono oggi la testimonianza più ricca ed evidente, ma la storia della città e dei suoi monumenti ripercorre tutte le tappe della storia di Sicilia.
Fondata nel 733 a.c. da un gruppo di coloni provenienti da Corinto, Siracusa diventa una delle capitali del mondo antico più potente grazie ai suoi tiranni, le strategie militari e politiche di espansione, alleanze giuste che per lungo tempo garantiscono solidità, prosperità economica e culturale. La città controlla e influenza tutto il mondo greco di Sicilia per lungo tempo fino alla sua caduta ad opera di Roma nel II sec a.c.
Durante un lungo arco temporale di circa cinque secoli la città si dota di templi, acquedotti, fortificazioni militari uniche e imponenti, porti naturali arricchiti di strutture logistiche commerciali e militari e soprattutto un organizzazione urbana altamente organizzata nell’isola di Ortigia e nella successiva Neapolis, estensione della prima.
Questi due luoghi diventano gli epicentri della storia e dell’arte di Siracusa e i luoghi di visita più popolari e necessari per il visitatore per capire la città, le sue “storie” e le sue “anime”.
La Neapolis ospita uno teatro greco che si suppone ospitasse fino a 20.000 spettatori ed ancora in uso oggi e uno dei meglio conservati e straordinari teatri del mondo antico greco di tutto il Mediterraneo.
Di fianco si estraeva la pietra per costruire i templi della vicina isola di Ortigia o l’altare di Ierone, ara sacrificale dedicata a Giove Eleuterio ed una delle più estese del tempo che si trova quasi attiguo ad un anfiteatro romano tra i più grandi del periodo romano in Italia.
Le latomie del paradiso e l’orecchio di Dionisio testimoniano le intense attività operate dall’uomo, fra cui circa 7000 schiavi ateniesi che qui vennero ridotti ai lavori forzati contribuendo alla grandiosità della città di Ortigia, tramite i monumenti qui costruiti. Qui è possibile vedere uno dei templi più antichi e imponenti di Sicilia, il tempio di Apollo che risale quasi alla fondazione della città e attiguo all’agora e alla piazza del mercato ancora oggi in uso dai tempi greci.
Un vibrante mercato del pesce, carne, frutta e spezie ancora oggi stimola la curiosità, l’olfatto e la vista dei viaggiatori più curiosi che vogliono perdersi tra i vicoli stretti, rumorosi e antichi di Ortigia.
Oltre le vestigia romane, Siracusa conserva testimonianze paleocristiane, bizantine, arabe e sopratttutto giudaiche dal momento che la comunità siracusana era una delle più numerose in Italia e il Mikvet ne è l’espressione più significativa poiché pare sia il più antico del mediterraneo e risalente al IV sec d.c.
L’impianto della città attuale di Ortigia mostra la pianta medievale di strade piccole e strette, ricca di chiese e musei che ne raccontano bene il suo medioevo glorioso tramite il Palazzo Bellomo, fra i più importanti musei d’arte medievale in Sicilia. L’architettura barocca, a seguito del terremoto disastroso del 1693 e i suoi meravigliosi palazzi aristocratici settecenteschi convivono con spazi e frammenti del suo passato greco e medievale in modo straordinario ancora oggi lungo il perimetro costiero con il castello Maniace e soprattutto trovano la sua sintesi perfetta nella piazza centrale, un tempo acropoli della città greca e oggi luogo narrante di tutte le vicende storiche di Siracusa nel tempio di Athena, oggi inglobato nello splendido Duomo barocco di Ortigia che mostra le “storie” e le “anime” della città.
Un tempio greco trasformato in chiesa cristiana, decorato da maestranze bizantine, poi usato come moschea e riportato alla struttura cristiana elevandone la quota del soffitto e aprendone finestre durante i Normanni.
Le vicende sismiche che fanno ruotare il tempio, l’ingresso e orientamento verso la nuova piazza e l’arricchimento con cappelle, statue, un altare barocco e soprattutto una facciata scenografica dove campeggia Santa Lucia, patrona della città scrivono le pagine più recenti di un meraviglioso libro di pietra della storia di Siracusa e della Sicilia intera.
Fra le tante storie che la città ci racconta ci sono quelle della sua santa Patrona Lucia e di Caravaggio che qui soggiornò brevemente e che lasciò alla città il seppellimento di Santa Lucia che oggi si puo’ vedere in mostra a Siracusa non distante da uno dei simboli della città che è la fonte Aretusa.
Qui si celebra l’incontro tra acque dolci e salate del mare che racconta il mito si Aretusa e Alfeo all’ombra dei papiri che qui crescono fin dai tempi antichi e la cui carta è anche una risorsa delle attività economiche e artigianali del luogo.


Noto
Noto è un gioiello dell’architettura barocca nel Settecento in Sicilia.
La città viene ricostruita in un sito nuovo dopo il terremoto del 1693 e viene concepita seguendo criteri antisismici moderni. Per la sua progettazione vengono chiamati i migliori architetti e maestri scultori del tempo. La città dispone di risorse economiche illimitate grazie alle famiglie nobili e alle confraternite religiose che in periodo spagnolo incrementano la loro presenza qui dove c’era una fortissima presenza Araba ed Ebrea.
Le due comunità assieme a quella cristiana prosperavano e convivevano grazie ad un territorio fertilissimo e ancora oggi fra i più estesi tra i comuni d’Italia. La costruzione di una nuova città con strade ampie e piazze grandi con le sue chiese e palazzi asseconda anche le istanze sociali del tempo: il corso Vittorio Emanuele e la piazza della Cattedrale e del Palazzo Ducezio (oggi sede del comune) diventano i luoghi della vita sociale e simboli dell’autorità religiosa e civile.
Noto Antica è il punto di partenza della Storia della città che da qui parte dai tempi delle dominazioni Sicula, Greca, Romana e soprattutto Araba che divisero la Sicilia in tre macroregioni politiche di cui Noto era la capitale dell’omonima Val di Noto a Sudest.
Noto antica viene abbandonate ed oggi è molto interessante camminare tra porta, mura, bastioni, palazzi e chiese diroccate per scoprire il dramma del terremoto che un cronista del tempo definì lungo quanto la recita di una preghiera del Credo a messa.
La città Settecentesca abbonda di Chiese e monasteri annessi imponenti tra i quali Santa Chiara, San Francesco, San Salvatore tutti esposti sul corso principale.
Palazzo Ducezio e la Cattedrale si guardano dirimpettai fra le quinte scenografiche delle ampie scalinate della piazza circondata da “giardini di pietra” delle decorazioni a tema religioso delle chiese che qui si affacciano o apotropaiche nei mascheroni dei suoi palazzi delle vie vicine.
Palazzo Nicolaci è uno dei palazzi più celebri del barocco siciliano; i suoi straordinari mascheroni che si affacciano sulla strada infondono meraviglia a chi è costretto a guardarli dal basso verso l’alto oggi, mentre in passato incutevano timore e riverenza sociale.
Ippogrifi, paffute facce docili o minacciose, sirene marine con i seni scoperti, figure fitomorfe e leoni aspettano il visitatore per sorprendere con fascino magnetico e colori arancio vivo che la pietra locale assume al tramonto come tutti i monumenti di Noto.
La città è molto elegante oggi ed ha avuto un riconoscimento e una frequentazione sempre più crescente di visitatori. La sua economia che si basava sulle attività agricole e vinicole, oggi conta molto sull’indotto turistico grazie alla vicinanza di Siracusa e all’autostrada che la raggiunge e che collega altri siti costieri molto apprezzati, come la sua Marina, la riserva di Vendicari e il borgo marinaro di Marzamemi, luoghi che spesso vengono associati ad una visita e Noto.

  • Autovettura privata Sedan o Viano Mercedes fino a sette posti
  • Autista privato parlante la vostra lingua
  • Carburante, pedaggi e spese di parcheggio
  • Autovettura e autista privato a disposizione fino a quattro ore per servizi di mezza giornata
  • Autovettura e autista privato a disposizione fino a otto ore per servizi di giornata intera
  • Bottiglia di acqua a bordo a disposizione
  • Soste, visite e guida panoramica dei luoghi descritti dall’itinerario

     NON SONO INCLUSI

  • Ingressi ai siti archeologici, chiese e musei
  • Degustazioni di prodotti, wine tasting o esperienze culinarie quando sono opzionali
  • Gratuità per l’autista (si suggerisce il 10% se ampiamente soddisfatti del servizio)
  • Guida turistica regionale autorizzata
  • Pasti, wine tasting o esperienze culinarie di cooking class se non già incluse nell’itinerario
  • Noleggio yachts, elicottero e aereo privato complementare ai nostri servizi di trasporto

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