Tour enogastronomico – Area Palermo e Agrigento

Tour enogastronomico – Area Palermo e Agrigento 2017-03-03T18:52:43+01:00

Project Description

Tour enogastronomico – Area Palermo e Agrigento

Settimanale

piatti tipici Agrigento

  • Arrivo a Palermo
  • Sosta a Poggioreale, città fantasma distrutta da un terremoto e luogo davvero unico
  • Proseguimento per Castelvetrano, attraversando una campagna ricca di ulivia
  • Visita della chiesa di San Domenico, chiamata la piccolo cappella Sistina
  • Sosta presso una antico panificio per consumare un pasto informale stando in piedi e assaggiando il pane nero locale condito con olio di olive locale e pomodori secchi
  • Cooking class in un palazzo nobiliare storico del centro di Castelvetrano

Pernottamento a Castelvetrano

  • Partenza dall’hotel e sosta presso il mercato del pesce locale attiguo al porto
  • Contrattazione e acquisto del pesce all’asta
  • Proseguimento per Agrigento e breve sosta foto alla Scala dei Turchi, promontorio di roccia Bianca sul mare”
  • Visita della valle dei templi ad Agrigento
  • Bussa al convento di Santo Spirito per richiedere ed avere frutti di marzapane preparate dale suore ancora oggi
  • Pranzo libero nella parte vecchia di Agrigento, un tempo quartiere Arabo
  • Proseguimento per l’hotel a Montallegro per essere ospitati da uno degli chefs più talentuosi in Sicilia
  • Cena special gourmet nel boutique hotel

Pernottamento a Montallegro

Percorso attraverso scenari panoramici della campagna siciliana per raggiungere Corleone

  • Conversazioni e incontro sulla mafia con un giovane coraggioso locale che ci parla in modo aperto e brillante degli aspetti controversi
  • Pranzo presso l’Antica Stazione ferroviaria di Bosco Ficuzza dove sono state girate scene del film “il Padrino 3”.
  • Degustazione e lezione di cucina e sui cannoli siciliani
  • Attività a cavallo attraverso il bosco Ficuzza, un tempo riserva di caccia privata di Federico II
  • Hotel check in Palermo
  • Cena in un tipico ristorante a base di pesce

Pernottamento a Palermo

  • Tour a piedi attraverso l’area dei Quattro canti e visita della chiesa della Martorana, Casa Professa e del mercato di Ballarò.
  • Pranzo informale in un tipico bar e officina gastronomica locale
  • Visita di Palazzo Mirto e degli oratori
  • Cena in un ristorante gourmet di Palermo molto rinomato

Pernottamento a Palermo

  • Visita di Monreale e del Duomo
  • Pranzo presso un tipico bar, officinal gastronomica di Palermo
  • Pomeriggio libero per lo shopping o visite culturali
  • Serata a teatro per assistere ad un opera o concerto al Teatro Massimo o Politeama

Pernottamento a Palermo

  • Visita di Cefalù, borgo di pescatori medievale e della sua bellissima cattedrale e centro storico
  • Visita presso un artigiano locale e dimostrazione della lavorazione della ceramica
  • Proseguimento per Castelbuono per conoscere i benefici della manna.
  • Pranzo presso un tipico Agriturismo locale.
  • Spettacolo di pupi siciliani seguito da una cena nell’area della movida notturna a Piazza Bara dell’Olivella

Pernottamento a Palermo

  • Partenza da Palermo

In questo tour:

  • 7 esperienze culinarie interattive
  • 7 attività per vivere la Sicilia come i locali
  • 10 luoghi speciali per saperne di più su storia locale, arte e natura

Inoltre….

  • Ottimo per chi è già stato in Sicilia e vuole conoscere aspetti nuovi e diversi dell’isola
  • Per chi ha legami o origini siciliane
  • Per chi non è interessatissimo solo agli aspetti storici e artistici 
  • Per chi vuole imparare meglio sul modo di vivere dei locali
  • Per chi ama la cucina in generale e imparare a cucinare le cose semplici
  • Per chi vuole conoscere le tradizioni locali e fare  esperienze interattive culinarie
  • Per chi vuole fare esperienze uniche usando mezzi di trasporto locali
  • Per chi non ama spostarsi troppe volte e preferisce fare escursioni giornaliere dallo stesso hotel
  • Per chi ama piccoli boutique hotel e cerca qualcosa a gestione più intima diversa dagli hotel di massa per un servizio più personalizzato
  • Per chi vuole scoprire ogni sera un ristorante diverso in libertà (cene libere)
  • Se vuoi esplorare un area specifica e apprenderete la tipicità piuttosto che viaggiare in tutta l’isola
  • Castelvetrano – Degustazione del locale pane nero in un panificio storico a legna (pranzo)
  • Castelvetrano – cooking class in un palazzo storico nobiliare del centro (cena)
  • Agrigento – Marzapane delle suore al convento di Santo Spirito
  • Montallegro – Cena Gourmet personalizzata per il gusto dei clienti
  • Palermo – Cena in un ristorante locale molto rinomato
  • Palermo – Esperienza di street food (pranzo)
  • Castelbuono – Degustazione della manna e pranzo in agriturismo tipico
  • Marinella di Selinunte – Mercato del pesce locale. Partecipa all’asta per l’acquisto del tuo pesce fresco
  • Corleone – Conversazione sulla mafia con un giovane locale
  • Corleone area – Attività a cavallo nella campagna corleonese
  • Palermo – Passeggiata attraverso l’antico mercato arabo di Ballarò
  • Palermo – Serata da trascorrere a teatro per un’opera o concerto
  • Palermo – Spettacolo dell’opera dei pupi
  • Cefalù – Dimostrazione sulla produzione della ceramic locale
  • Poggioreale – Paese fantasma
  • Castelvetrano – Chiesa di San Domenico
  • Agrigento – Scala dei Turchi
  • Agrigento – Valle dei templi e quartiere storico arabo
  • Bosco Ficuzza e la stupefacente campagna di Corleone
  • Palermo – Chiesa della Martorana, chiesa di Casa Professa e quartiere Ebraico
  • Palermo – Oratori
  • Palermo – Palazzo Mirto
  • Monreale – Duomo
  • Cefalù – Duomo

La storia e le vicende artistiche di Palermo ripercorrono l’intera storia di Sicilia e delle culture che hanno abitato nel Mediterraneo.
Fondata quasi 3000 anni fa dai Fenici con il nome di Ziz (fiore), chiamata dai Romani Panormus e dagli Arabi Balarm, Palermo si rivela oggi come un inesauribile scrigno di tesori che mescolano mura puniche, castelli, chiese e dimore arabo-normanne, chiese barocche, teatri neoclassici e ville liberty.
Racchiusa tra la montagna e il mare e le sue fertili campagne dell’entroterra, Palermo è la capitale dell’isola e sintesi di ogni esperienza artistica e culturale del Sud Italia. Sebbene la città appaia a volte caotica e decadente, questo aspetto agli occhi del viaggiatore curioso ne diventa il suo punto forte, soprattutto nell’incontro della gente, delle tradizioni culinarie raffinate e di strada che avvolge tutti i sensi passeggiando per i suoi vociosi e pullulanti mercati di Ballaro’ e del Capo.
La città antica si estende in un area cinta da due fiumi (Papireto e Kemonia) dominata da un pianoro (il Cassaro) che degrada dolcemente verso il mare. Qui i Fenici, poi Romani, bizantini e soprattutto Arabi e Normanni hanno lasciato il segno evidente di strade, residenze e soprattutto chiese che rendono Palermo unica per le fusioni artistiche di stili islamici, romanici e bizantini senza uguali al mondo.
Qui Arabi, cristiani ed ebrei vivono in armonia e contribuiscono a rendere Palermo una delle città più ricche del medioevo. Il periodo arabo è forse uno tra i più importanti per le significative influenze che lascerà nelle arti, cucina, lingua e toponomastica e perfino nei successivi dominatori Normanni che ne saranno sempre affascinati e assoggettati culturalmente.
In questo periodo straordinario chiese e monumenti di arte arabo-normanna vengono costruiti: il duomo di Monreale, il palazzo dei Normanni e la cappella Palatina, la cattedrale di Palermo, la Martorana e San Cataldo e il castello della Zisa.
Nel trecento le influenze Spagnole portano il gusto dell’architettura gotico catalana evidente nei palazzi Abatellis, Ajutamicristo e nella chiesa di  Santa Maria della Catena.
Il Rinascimento arriva nella metà del Cinquecento e scultori come Laurana e la famiglia dei Gagini (Antonello, Domenico e Vincenzo) lasciano alla città pregevoli opere nella scultura.
Nel Seicento si afferma il Barocco e con esso una vitalità artistica impareggiabile grazie all’edificazione di chiese incoraggiate dalla Controriforma, dalle numerose congregazioni religiose e dalle enormi ricchezze messe a disposizione dalle famiglie nobili Siciliane che a Palermo hanno sempre dimora o la propria residenza secondaria. Le chiese vengono superbamente decorate con marmi mischi che mostrano incredibili tonalità di colori e gli stucchi di Giacomo Serpotta del Settecento dimostrano un grado di perfezione e raffinatezza altissimi espressa dai canoni dello stile Rococo’.
In questo lungo arco temporale di quasi tre secoli il centro della città antica prolifera di chiese meravigliose come Casa Professa, San Giuseppe dei Teatini, Santa Caterina e soprattutto gli oratori di San Lorenzo e Santa Cita.
Nell’Ottocento cambiano le abitudini sociali. La nobiltà inizia a decadere e la città si arricchisce di nuove classe sociali dinamiche e di un nuovo assetto urbano che decentra i luoghi del potere e mostra la ricchezza dei decori, arredi e strutture delle ville Liberty con le sue lavorazioni in ferro battuto e le decorazioni floreali in pietra.
A cavallo dell’Unità d’Italia, Palermo si dota di teatri in stile neoclassico meravigliosi che diventano il luogo di rappresentazione delle nuove mode grazie al genio di Ernesto Basile che progetta il teatro Massimo che si accompagna al Politeama e ad altri teatri minori.
I conflitti delle guerre mondiali portano decadenza economica e devastazione materiale di interi quartieri. Negli annni Ottanta, Palermo beneficia di un boom economico con risultati architettonici molto discutibili sull’impatto estetico della città e solamente negli ultimi venti anni la città ha registrato l’affluenza e la considerazione che da lungo tempo avrebbe meritato, spesso a causa di stereotipi negativi di cui ancora oggi è difficilie liberarsi.

Monreale è una piccola città di circa 40.000 abitanti, sulle pendici di una montagna, poco fuori Palermo e un tempo riserva di caccia. Durante il periodo arabo la sua posizione strategica permetteva di controllare la vasta zona pianeggiante ai suoi piedi e il nome stesso Monreale, dal latino mons regalis, connota questa sua vocazione.
Nella strategia di fortificazione, difesa del territorio e non ultimo cristianizzazione dell’isola, i Normanni scelgono questo sito per costruire una chiesa che ancora oggi puo’ essere considerata come una delle più belle al mondo per la ricchezza dei suoi mosaici.
Secondo la leggenda, re Guglielmo II, nel 1170 sognò la madonna che gli confidò che un grosso tesoro giaceva nascosto e che se un giorno fosse stato trovato una chiesa dedicata alla madonna sarebbe stata costruita in quel sito.
Il duomo oggi si trova in un punto panoramico, da cui si vedono dall’esterno le imponenti absidi già dall’arrivo sui tornanti di Monreale e che è riccamente decorato con motivi arabi. Due portali in bronzo di Bonanno Pisano e Barisano da Trani del 1200 introducono all’interno di tre navate in cui ogni angolo delle mura è decorato con circa 6500 metri quadrati di mosaici interamente in oro zecchino.
Tutto il corredo dei mosaici rappresenta come in una estesa bibbia visuale scene del nuovo e antico testamento assieme ad espisodi riguadanti le vite dei Santi.
Il soffitto ligneo in legno di castagno è sorretto da mura e da tredici colonne in marmo e cappelle completano la pianta.
Fra i temi musivi più interessanti il Cristo Pantochrator che occupa tutto il catino dell’abside e scene di Guiglielmo II che riceve la corona dal redentore e un’altra scena in cui offre la chiesa alla Vergine.
Attiguo al duomo c’è uno straordinario chiostro benedettino medievale che è un assoluto capolavoro di arte romanica. Qui tutte le colonne hanno decorazioni diverse a mosaico, in pietra o lineari. Ciò che rende unico e la ricchezza dei capitelli che sono tutti gli uni diversi dagli altri con una tecnica scultorea e una eleganza originali e straordinari.

Corleone ha origine antichissime che risalgono a circa 6000 anni fa. Si trova a circa un ora da Palermo in un territorio caratterizzato da una campagna straordinaria che non ha eguali in Sicilia.
La strada panoramica che conduce alla cittadina attraversa campi di cereali, vigneti e montagne in cui si puo’ godere ancora oggi la genuiità della campagna siciliana rurale così come era forse fino a cento anni fa altrove. Qui la presenza umana è davvero di contorno e non invadente, dove gli animali, i campi coltivati e la natura sono i padroni del paesaggio.
Corleone si trova in un punto strategico di passaggio sulla strada che anticamente collegava Palermo ad Agrigento costituendo territorio ideale per i commerci e le coltivazioni del grano dal periodo romano a quello bizantino e quello arabo.
Le formazioni geologiche, i canyon, il paesaggio roccioso mutevole e l’abbondanza di specie selvatiche rendono la campagna di Corleone un luogo davvero unico da frequentare.
Fra i luoghi più interessanti il bosco Ficuzza, una tenuta di caccia privata ai tempi di Federico II di Svevia e successivamente mantenuta tale fino ai Borboni.
Sarebbe un errore etichettare Corleone come un luogo collegato solamente ai fenomeni mafiosi ben noti.
L’atteggiamento ospitale e mite dei suoi abitanti, la qualità del cibo (carni e formaggi) e dei luoghi di campagna rende il luogo molto interessante.

Cefalù è un borgo medievale di pescatori che si affaccia sulla costa del mar Tirreno a circa un ora da Palermo. La città è dominata da una rocca che origina anche il nome Cefalù che deriverebbe dalla parola greca Kefalos che vuol dire cervello o capo per indicare l’imponente roccia medievale che oggi conserva dei ruderi di un tempio greco dedicato alla dea Diana e le fortificazioni di un castello arabo.
La città ha un reticolato di strade medievali molto strette che dalla piazza principale degradano dolcemente verso il mare e una delle sue porte cui si accedeva dal mare, la porta Pescara. Questa si affaccia su una piccola baia sabbiosa racchiusa da speroni di roccia su cui si affacciano, case, negozi e ristoranti. Non lontano c’è il lavatoio medievale, di origine araba, che sfrutta le acque di un corso d’acqua che le donne usavano per lavare i panni fino agli anni Cinquanta.
La cittadina conserva un atmosfera che invita letteralmente a perdersi fra i suoi vicoli e magari ammirare le sue architetture trecentesche, osservare i pescatori intenti a pulire le reti, i suoi mille scorci e soprattutto la straordinaria cattedrale che si erge maestosa nel punto più alto della città.
La chiesa venne costruita durante il regno del re normanno Ruggero II, nel 1131 a seguito di un voto fatto alla madonna se avesse salvato la vita sua e quella dei marinai e della flotta durante una tempesta presso le coste di Cefalù.
Il duomo venne eretto con due torri possenti, a tre navate e con il disegno di decorare tutte le pareti a mosaico. Per ragioni non chiare ancora oggi, solamente la parte absidale venne ricoperta con mosaici in oro e fra i più belli spiccano figure di santi, patriarchi, arcangeli dominati dalla figura del cristo benedicente o Pantochrator.
La città e l’intera area sono molto apprezzati per la produzione di ceramiche e per le opportunità che offrono alla balneazione e alla buona cucina di pesce.

La fondazione della città di Agrigento risale al tempo dei Greci grazie ad un gruppo di coloni provenienti da Gela.
La gloria della città venne descritta dagli storici del tempo e il luogo come fra i più belli dell’intero mondo greco. I templi che vediamo oggi erano solo una parte della grandiosa città greca. La città era provvista di fortificazioni di circa 13 kilometri e diverse porte d’accesso; aveva due agorà e un’area sacra ricca di templi. I resti di alcuni di quei templi e l’intero complesso archeologico furono dichiarati patrimonio Unesco nel 1997 ed oggi è uno dei siti più visitati in Sicilia.
Il parco ha un’estensione di circa 1300 ettari, dieci templi costruiti in stile dorico, tre santuari e diverse necropoli che coprono il periodo che va dai Greci fino a quello paleocristiano.
Il museo archeologico raccoglie statue, frammenti decorativi di templi, sarcofaghi, ceramica, utensili ed altri manufatti che narrano la storia della città dai tempi dei Sicani fino ai Romani, coprendo quasi 1500 anni di storia locale.
Dopo l’eta aurea dell’antica Akragas, la città venne dominata dai Romani prima, dai Bizantini ed Arabi che cambiarono il nome della città con Kerkent. I Normanni lasciarono chiese, edifici civili e cambiarono nuovamente il nome con Girgenti. Nei secoli successivi la storia di Agrigento si sviluppò in parallelo a quella degli eventi del resto dell’isola, ma la città non riuscì mai a recuperare il prestigio e l’importanza degli antichi tempi greci.
Nel Novecento visse e nacque qui Luigi Pirandello, importante drammaturgo, romanziere e novelliere che guadagnò il premio nobel per la letteratura.
Oggi Agrigento vive di Agricoltura, pesca e settore vinicolo. La valle dei templi mostra ancora la grandezza del passato attraverso del passato e dei suoi templi, che risalgono dal quinto al sesto secolo avanti Cristo.
Il tempio della Concordia è forse l’icona e il più noto in Sicilia; si è perfettamente preservato poiché venne trasformato in una chiesa e poi ripulito dalle sovrastrutture non originali chiesastiche durante delle campagne di scavo recenti.
Il tempio di Era o Giunone si trova sulla parte più alta della collina, mentre il tempio di Ercole ha le sue sei colonne nella parte più bassa del pendio ed è il più antico dei tre.
L’area conserva anche altri templi, tra i quali l’enorme tempio di Giove e quello di Castore e Polluce tra i più notevoli e in parte riconoscibili.
Il giardino della Kolimbetra ci mostra le incredibili opere di ingegneria idraulica fatte dai Greci per canalizzare le acque da distribuire per l’agricoltura e ad una vasta città che si pensa potesse accogliere circa 200.000 abitanti.
La città moderna si è sviluppata nella parte alta della città, anticamente parte dell’acropoli più a nord e ha una ragnatela di strade irregolari che ci mostrano la sua origine e anima araba.
La strada principale, chiamata via Atenea, è un luogo perfetto per una passeggiata, fare dello shopping o mangiare della buona cucina locale.

  • Autovettura privata Sedan o Viano Mercedes fino a sette posti
  • Autista privato parlante la vostra lingua
  • Carburante, pedaggi e spese di parcheggio
  • Autovettura e autista privato a disposizione fino a quattro ore per servizi di mezza giornata
  • Autovettura e autista privato a disposizione fino a otto ore per servizi di giornata intera
  • Bottiglia di acqua a bordo a disposizione
  • Soste, visite e guida panoramica dei luoghi descritti dall’itinerari

     NON SONO INCLUSI

  • Ingressi ai siti archeologici, chiese e musei
  • Degustazioni di prodotti, wine tasting o esperienze culinarie quando sono opzionali
  • Gratuità per l’autista (si suggerisce il 10% se ampiamente soddisfatti del servizio)
  • Guida turistica regionale autorizzata
  • Pasti, wine tasting o esperienze culinarie di cooking class se non già incluse nell’itinerario
  • Noleggio yachts, elicottero e aereo privato complementare ai nostri servizi di trasporto

PRENOTA QUESTO TOUR

o inviaci un messaggio per richiedere informazioni, il nostro team ti risponderà prima possibile.