Tour enogastronomico – Area Catania

Tour enogastronomico – Area Catania 2017-03-08T18:24:26+01:00

Project Description

Tour enogastronomico – Area Catania

Settimanale

piatti tipici Catania

  • Arrivo a Catania
  • Proseguimento per Taormina
  • Breve tour panoramico di orientamento lungo la baia di Giardini Naxos
  • Tempo libero per il pranzo
  • Hotel check e pomeriggio libero in relax
  • Cena libera in centro

Pernottamento a Taormina – Boutique hotel

  • Visita guidata a piedi di Taormina che include il teatro antico Greco, I giardia pubblici, il corso Umberto e la piazza principale
  • Breve visita della collezione di pupi siciliani dentro Palazzo Corvaja
  • Pranzo libero in centro a Taormina
  • Salita verso la cittadina di Castelmola attraverso un percorso panoramico molto scenico
  • Degustazione del vino alla mandorla e biscotti mentre si assiste al tramonto dalla terrazza del Bar Turrisi ammirando le forme dell’Etna.
  • Cena libera a Taormina

Pernottamento a Taormina – Boutique hotel

  • Visita dei borghi di Savoca e Forza D’Agrò, set del film “il Padrino”
  • Degustazione della granite siciliana nel bar del paese dove Apollonia incontra Michael Corloene a Savoca
  • Catacombe dei Cappuccini per apprendere le tecniche di mummificazione, ma anche delle tradizioni delle feste dei morti in Sicilia
  • Proseguimento per Forza D’Agrò ed scoperta del paesino medieval fuori dai circuiti turistici
  • Pranzo libero a Taormina
  • Escursione in barca lungo la baia di Taormina ricca di grotte e insenature marine
  • Resto del pomeriggio in libertà da spendere in spiaggia o in centro a fare shopping
  • Cena libera
  • Esursione sul monte Etna risalendo sul versante nord poco battuto dal turismo di massa
  • Visita del pittoresco borgo medievale di Randazzo ed ascesa fino al punto più alto a circa 2000 metri
  • Percorso panoramico attraverso un bosco centenario di pini prima di raggiungere la lava dell’eruzione del 2004
  • Escursione a dorso d’asino siciliano sulle lave dell’eruzione
  • Visita ad un’elegante cantina e degustazione di vini sulle pendici nord dell’Etna
  • Pranzo e dimostrazione sulla preparazione dei cannoli siciliani
  • Hotel check in sull’area dell’Etna
  • Cena gourmet nel tuo hotel scelto

Pernottamento sulle pendici dell’Etna – Boutique countryside hotel

  • Hotel check out e percorso panoramico alla scoperta delle gole dell’Alcantara, un Grand Canyon Siciliano
  • Pranzo a casa di una famiglia locale nei pressi di un ponte in pietra saraceno sulle gole
  • Proseguimento lungo la riviera dei Ciclopi e visita dei villaggi di pescatori di Acitrezza e Acicastello
  • Breve tour panoramico e orientativo di Catania
  • Hotel check in
  • Resto del pomeriggio in libertà a Catania
  • Serata a cena al teatro di Catania per assistere ad un opera o concerto musicale

Pernottamento a Catania – Boutique hotel

  • Visita del museo dello sbarco durante la II Guerra mondiale
  • Visita guidata a piedi di Catania: Piazza Duomo e Piazza Università, Duomo di Sant’ Agata
  • Passeggiata nel vibrante mercato del pesce di Catania
  • Esperienza di cibo di strada o street food e pranzo all’interno dell’area del mercato
  • Incontro con un maestro puparo per apprendere I segreti delle tradizioni flolkoriche siciliane
  • Pomeriggio in libertà o Visita di un Palazzo nobiliare
  • Cena in un ristorante gourmet di livello
  • Departure from Catania airport

In questo tour:

  • 7 esperienze culinarie interattive
  • 7 attività per vivere la Sicilia come i locali
  • 9 luoghi speciali per saperne di più su storia locale, arte e natura

Inoltre….

  • Ottimo per chi è già stato in Sicilia e vuole conoscere aspetti nuovi e diversi dell’isola
  • Per chi ha legami o origini siciliane
  • Per chi non è interessatissimo solo agli aspetti storici e artistici 
  • Per chi vuole imparare meglio sul modo di vivere dei locali
  • Per chi ama la cucina in generale e imparare a cucinare le cose semplici
  • Per chi vuole conoscere le tradizioni locali e fare  esperienze interattive culinarie
  • Per chi vuole fare esperienze uniche usando mezzi di trasporto locali
  • Per chi non ama spostarsi troppe volte e preferisce fare escursioni giornaliere dallo stesso hotel
  • Per chi ama piccoli boutique hotel e cerca qualcosa a gestione più intima diversa dagli hotel di massa per un servizio più personalizzato
  • Per chi vuole scoprire ogni sera un ristorante diverso in libertà (cene libere)
  • Se vuoi esplorare un area specifica e apprenderete la tipicità piuttosto che viaggiare in tutta l’isola
  • Castelmola – Degustazione del vino alla mandorla
  • Savoca – Degustazione della granite nel bar dove è stato girato il film Il Padrino
  • Etna – Visita di una cantina e degustazione vini
  • Etna – Breve lezione di cucina sui Cannoli siciliani
  • Gole dell’Alcantara – Pranzo tipico in famiglia
  • Catania – Esperienza di cibo di strada o street food e pranzo nell’area del mercato
  • Catania e Monte Etna – Cena gourmet
  • Castelmola – Tramonto sul balcone del famoso e stravagante Bar Turrisi
  • Forza D’Agrò and Savoca – Tour dei luoghi del film Il Padrino
  • Savoca – Visita della chiesa dei Cappuccini
  • Taormina – Escursione in barca nella baia di Taormina e opportunità per un bagno
  • Mt Etna – A dorso d’asino siciliano sui campi di lava
  • Catania – Serata da spendere al teatro di Catania per assistere ad un’opera o concerto
  • Catania – Visita di un maestro puparo per conoscere lantiche tradizioni folkoriche siciliane
  • Taormina – Visita guidata a piedi di Taormina che include il teatro Greco antico, i giardini, il corso Umberto e la piazza principale
  • Castelmola – Percorso panoramico e visita del borgo medievale
  • Randazzo – Visita del villaggio medievale
  • Etna – Tour panoramico in ascesa verso il versante nord fino all’eruzione del 2004
  • Etna – Gole dell’Alcantara e fiume omonimo
  • Cyclops coast – Tour panoramic e visita dei borghi marinara di Acicastello e Acitrezza
  • Catania – Visita del museo dello sbarco della II Guerra mondiale
  • Catania – Visita guidata a piedi di Catania: Piazza Duomo, Piazza Università, Duomo
  • Catania – Visita di un palazzo nobiliare

Taormina è una delle destinazioni più belle da visitare in Sicilia.
La città ha una storia molto ricca, artisti e scrittori prestigiosi, nonchè importanti personalità hanno soggiornato o la hanno raggiunta viaggiando.a
Tra di essi: Goethe, D.H. Lawrence, Guy de Maupassant, Oscar Wilde, Brahms, Liz Taylor e in tempi recenti attori famosi e personaggi dello spettacolo ospiti del Taormina Film Festival che si tiene qui tutti gli anni.
Viste mozzafiato, piazze e stradine pittoresche, teatri, giardini pubblici, palazzi nobiliari, spiagge e paesaggi marini da sempre offrono diverse opportunità di visita sia che si scelga di rimanere a Taormina o che si scelga di visitare i dintorni con una escursione giornaliera.
La città è suddivisa in due parti. La parte superiore è ottima per soggiornare in ogni periodo dell’anno che si trova sulle pendici di una montagna. La parte inferiore si trova lungo la costa e le sue spiagge sono ideali da sfruttare nella stagione estiva.
Una passeggiata lungo il corso Umberto è d’obbligo per gli amanti dello shopping, mentre gli intenditori della buona cucina e del buon vino saranno attratti dai tanti ristoranti di livello o dai tanti a gestione familiare.
Hotel di lusso tra i migliori in Sicilia, il vulcano Etna a poca distanza e gli ottimi collegamenti con Catania e Siracusa, rende Taormina un luogo molto conveniente per visitare la costa orientale dell’Isola.
La fondazione della città risale al periodo Greco grazie ad un gruppo di esuli della vicina colonia greca di Naxos che costruiscono anche il primo stadio del futuro teatro greco-romano oggi.
Diverse esperienze culturali portate dai suoi invasori arricchiscono la città di monumenti, edifici, palazzi e chiese, simbolo di fusioni artistiche ben evidenti nel tessuto urbano e architettonico.
Il tempo gradevole tutto l’anno, le viste e i panorami spettacolari e il successo diffuso dai tanti visitatori prestigiosi fanno di Taormina una delle destinazioni preferite da viaggiatori benestanti dagli anni Cinquanta fino ad oggi.
La piazza principale e i tanti scorci medievali sono spesso incastonati tra le forme sinuose e innevate dell’Etna e le acque blu del mare Ionio.
Il teatro greco è una delle icone più note assieme a Palazzo Corvaja, Piazza IX Aprile, il Duomo e i giardini pubblici.
La baia di Isolabella e le vicine spiagge di Mazzaro’ e Mazzeo sono una tappa obbligatoria se vi piace il mare o semplicemente di godere viste meravigliose.

L’Etna è il vulcano attivo più alto e importante in Europa con i suoi 3350 metri di altezza.
La varietà ampia dei molti fenomeni legati al vulcanesimo conosciuti lo rendono un laboratorio a cielo aperto e una sorta di scuola per geologi e vulcanologi di tutto il mondo. Il vulcano è anche uno dei sette siti Unesco di Sicilia, il primo parco naturale e area protetta creata in Sicilia nel 1987 ed il più grande poiché occupa una superficie di quasi un ventesimo dell’estensione totale dell’isola. Il parco nazionale dell’Etna è suddiviso in due aree distinte in basso dalla presenza dell’uomo e di villaggi, campi coltivati e vigneti e la parte superiore fino alla sommità dove flora e fauna non competono con la presenza umana. Castagni, larici, abeti, querce, pioppi, noccioli e arbusti endemici che crescono sulla nuda roccia lavica sono le presenze più note nella flora, mentre la fauna ha volpi, cinghiali, serpenti, porcospini e in cielo falchi, gufi e animali notturni e perfino l’aquila reale di mare.
I botanici dicono che l’etna racchiude circa il 70% delle specie del Mediterraneo grazie alla latitudine del vulcano e alle differenti aree climatiche, circa sette, che vanno da quella subtropicale in estate a quella subartica in inverno sulla cima. La vera sorpresa e valore di un escursione sulle pendici del vulcano è la risalita lungo i suoi lati percorribili più noti: a sud proveniendo da Catania, ad est proveniendo dalla riviera ionica e a nord dal lato della città medievale di Randazzo proseguendo per Linguaglossa.
Attraversare i tanti villaggi tipici dell’Etna introduce alla vita semplice dei contadini che agli angoli delle strade vendono ancora i prodotti della terra che vengono qui coltivati tutto l’anno e che caratterizzano anche i diversi tipi di flora mediterranea: gli ulivi, i fichi, gli alberi da frutto (mele, pesche, pere), i fichi d’india, le arance e i limoni. L’uva che qui viene prodotta soprattutto nel suo vitigno più nobile si chiama Nerello mascalese dagli acini piccoli, ricchi e succosi. Qualunque prodotto della terra qui coltivato si arrichisce dei valori nutritivi delle sostanze vulcaniche, fertilizzanti naturali altamente produttivi che rendono queste terre davvero fertili e benedette dal Signore. La vicinanza del mare e dell’umidità salina portata dal mare, la tipicità dei terreni vulcanici, l’esposizione dei vigneti concorrono a rendere i vini rossi dell’Etna fra i migliori in Sicilia e con un credito di qualità che si incrementa di anno in anno anche in Italia.
Anche se il territorio è stato caratterizzato in passato da diverse eruzioni vulcaniche testimoniate da circa 135 eruzioni storiche, il rapporto della popolazione è sempre di beneficio da un vulcano visto con benevolenza tanto da essere associato alla figura femminile più rassicurante che è la mamma poiché tale viene chiamata mamma Etna dai locali. Va detto che la maggior parte delle eruzioni che si verificano spesso fluiscono in una grande vallata naturale, chamata valle del bove (per la sua forma ad arco simile alle corna di un bove) creando disturbi nulli alla popolazione locale.
Le vicende storiche ed economiche della città di Catania si sono sempre intrecciate in un rapporto stretto e inseparabile con Mamma Etna o “a Muntagna” o ancora “idda” per descriverne il carattere femminile e quasi bonario del vulcano che ha reso fertili le vaste terre pianeggianti cirostanti e fornito pietra abbondante per ricostruire i luoghi coperti dalle colate.
Il vulcano è uno dei pochi al mondo che in alcuni periodi dell’anno consente di sciare al mattino e possibilmente in primavera o inizio autunno un pomeriggio al mare.
La sommità del vulcano ha due versanti vocati al turismo: la parte sud e quella nord. Il versante Sud offre viste spettacolari su Catania e la sua piana, ma anche la possibilità di escursione in funicolare e proseguimento in Jeep grandi su ruote 4×4 fino ad un altezza massima di 2800 metri circa. Questo punto raccoglie la maggior parte dei turisti ed offre anche maggiori servizi turistici di negozi e ristoranti.
Il versante nord è meno noto e turistico ed offre il vantaggio di abbinare la visita ad un villaggio medievale delizioso come Randazzo alla salita attraverso un bosco millenario di pini unico in Europa oltre il quale si apre lo scenario lunare e stravolgente della colata del 2004 in cui si vedono enormi pini affioranti come matite spezzate dal mare di lava nero che sembra ancora muoversi.
Tutta la circonferenza del vulcano è attraversata a mezza costa da una ferrovia a binario ridotto che collega e attraversa campi coltivati e tutti i villaggi pedemontani del circolo etneo. In poche ore, partendo da Catania, il treno della ferrovia circumetnea completa un giro offrendo panorami mozzafiato e l’incontro esclusivo con i locali, siano semplici contadini o giovani studenti.

Catania è la seconda città per estensione e popolazione della Sicilia dopo Palermo con circa 500.000 abitanti se consideriamo la grande area metropolitana che include parte dei paese del versante meridionale del vulcano Etna. La città è stata da sempre caratterizzata da un rapporto stretto e inseparabile con Mamma Etna o “a Muntagna” o ancora “idda” per descriverne il carattere femminile e quasi bonario che nel corso dei secoli e ancora oggi ha influenzato le vicende storiche, economiche e sociali della città.
Di Catania si dice che sia risorta diverse volte a causa di eventi catastrofici come eruzioni e terremoti che hanno di volta in volta segnato morte e distruzione, ma anche splendida rinascita, vitalità e spirito di iniziativa che ancora oggi caratterizzano lo stile di vita e in qualche modo la mentalità e l’atteggiamento dei suoi abitanti.
Il rapporto cosi stretto con il vulcano ha dato fertilità ai campi grazie alle ceneri e ai minerali vulcanici, ma anche pietra abbondante per la costruzione di strade, monumenti, chiese e palazzi che sono il segno distintivo della visita della città e di tutto il territorio circostante.
Qui le vicende storiche e artistiche hanno poi modellato il paesaggio urbano secondo le nuove mode architettoniche del momento, in cui l’impronta barocca della ricostruzione post terremoto del 1693 è il segno più recente e visibile grazie alle originali innovazioni architettoniche e all’inconfondibile bicromia del bianco e nero della pietra locale e di quella lavica dei monumenti del centro storico.
Catania oggi è una città che merita di essere scoperta a piedi nelle ariose piazza Università e Piazza Duomo e soprattutto lungo Via Etnea, la strada principale che taglia in due da sud a nord la città su cui incombe benevolo lo sfondo di Mamma Etna, sempre fumante e quasi rassicurante con le sue forme rotonde e dolci che degradano verso il mare greco dello Ionio.
Da qui arrivano nel 729 a.c. i primi coloni calcidesi per fondare una colonia greca su un territorio rugoso, poco pianeggiante e aspro da coltivare (da cui deriva il termine Katanè), ma che garantiva approdo sicuro, ricchezza di acqua e fiumi navigabili. Il primo orientamento della città greca è dunque sviluppato da est verso ovest e ricalca ancora oggi il secondo asse viario più importante di Corso Italia. Questo orientamento a seguito delle vicende del terremoto che sconvolge e cancella la città romana e medievale, viene poi ruotato dalla città settecentesca prima descritta. Il Corso Italia oggi mostra alcuni palazzi in stile Liberty, piazze moderne, edifici in art nouveau e importanti come il Palazzo delle scienze, ma anche discutibili palazzi moderni degli anni ottanta costruiti in fretta per rimediare agli spazi vuoti lasciati per decenni dai bombardamenti della seconda guerra mondiale.
Durante il periodo romano Catania vive un periodo di gloria e ricchezza. Teatri, terme, anfiteatri, acquedotti, circo, ginnasio e foro resero Catania una delle più importantI del mondo mediterraneo romano. Frammenti di queste vestigia gloriose sono ben visibili ancora nel centro storico, in parte coperti dalla città settecentesca riedificata sulle lave di una catastrofica eruzione del 1669 che durò quasi due anni e che coprì la Catania romana e medievale. Il periodo bizantino e arabo non ebbe un impatto oggi fortemente visibile quanto il periodo Normanno che portò alla città la riaffermazione della cristianità, ma anche l’edificazione massiccia di chiese importanti, tra cui il Duomo dedicato a Sant’Agata patrona della città, vissuta e martirizzata al tempo dei Romani e oggi una delle feste religiose e folkloriche più notevoli al mondo per il numero di fedeli che partecipano alla festa il 5 febbraio.
Altri eventi naturali intrecciati all’arrivo di nuovi dominatori segnarono la storia della città. Nel 1669 un imponente eruzione vulcanica differisce la linea di costa, dove castelli, mura e fortificazioni a difesa del mare sono costruiti dagli Svevi, angioini, aragonesi e Spagnoli con Carlo V che fortifica la città con imponenti mura, spesso riciclando pietre dei monumenti romani o inglobandone altri pre esistenti. Il periodo temporale che va dai Normanni fino al Seicento è sottoposto a conflitti, tensioni e decadenza politica e sociale sia per il succedersi rapido dei dominatori, ma per le continue lotte individualistiche fra potenti famiglie nobiliari che poco benessere apportano alla città.
Fra i personaggi di spicco, Federico II di Svevia lascia nel 1232 il castello Ursino, oggi una fra le icone della città, straordinario esemprio di architettura militare un tempo sul mare, oggi in pieno centro storico, circondato da edifici costruiti sulle lave dell’eruzione del 1669.
Il terremoto del 1693 fa ingenti danni materiali e di vittime e il giorno dopo vengono chiamati per la ricostruzione i migliori architetti, capimastri, scultori e scalpellini sulla piazza per far risorgere la città più bella di prima. L’elevato tenore di vita delle famiglie nobiliari e delle confraternite religiose convogliano risorse economiche notevoli a disposizione del Duca di Camastra incaricato del piano regolatore della città. Questo prevede ampie strade e piazze progettate con moderni criteri antisismici per creare vie di fuga facili e di raccolta per la popolazione. La creazione di ampie strade e piazze acquista anche un importante connotazone sociale, dove i migliori palazzi, monumenti, chiese e piazze rappresentano il potere e l’autorità dei nobili in cui il potere economico, sociale, politico e religioso sono strettamente connessi.
Vaccarini, Battaglia, Ittar e Palazzotto sono gli architetti incaricati di creare la città nuova che oggi splende nelle sue splendide architetture tardo barocche con ampie forme concave e convesse che si alternano nelle facciate delle chiese, balconi ampi, decorazioni scultoree di figure mitologiche o puttini sui palazzi di Via Garibaldi, Corso Vittorio Emanuele e via Etnea.
Queste strade oggi sono ricche di vita e mostrano il carattere aperto e spesso ironico dei catanesi che amano mangiar fuori nei tanti ristoranti e frequentare la pescheria. Il mercato del pesce attiguo a quello della carne, dei formaggi e della frutta è uno dei luoghi più autentici per scoprire l’essenza della città; per il viaggiatore curioso occasione per un esperienza tra i locali davvero unica, perdendosi tra gli odori che si inseguono veloci in uno spazio molto limitato e tra il vociare di chi vuole vendere e vantare i suoi prodotti, esile retaggio della Catania e Sicilia araba.

I villaggi di Acitrezza e Acicastello si trovano lungo la costa vulcanica a nord di Catania.
I faraglioni si ergono dritti ad assecondare le storie raccontate da Omero che credeva le rocce fossero state lanciate contro Ulisse dal gigante Polifemo che aveva incontrato durante il suo viaggio di ritorno ad Itaca. Per questo motivo l’area costiera è chiamata “riviera dei ciclopi”; essi erano dei giganti con un occhio solo sulla fronte che forgiavano i metalli sulle fornaci naturali del vulcano.
I faraglioni, a dire il vero, sono delle rocce di lava che dimostrano la primitiva formazione del vulcano che qui nasce dal fondo del mare circa mezzo milione di anni fa.
Oggi queste nere rocce e le acque blu rendono questo villaggio un luogo perfetto per momenti di relax lontano dalle folle e dal rumore di Catania.
Lungo la stessa costa e a sud, un’altra città chiamata Acicastello delimita questo riviera vulcanica con il suo imponente castello che risale al periodo normanno. Siede in cima ad uno sperone di roccia che sale dal mare e che conserva interessanti esempi di formazione lavica a cuscino.
Il castello è in buone condizioni ed è perfino possibile visitarlo per godere di viste magnifiche che abbracciano tutta l’area.

Le origini del paese risalgono al periodo greco quando si credeva che questo sito fosse l’acropoli di Taormina. Parte del suo nome viene dalla sua posizione in cima ad uno sperone roccioso che la fa sembrare un molare, mentre il resto della parola Castelmola deriva dal castello Normanno, oggi in rovina.
La posizione conferì alla cittadina una forte vocazione militare poiché il luogo è stato usato ripetutamente come fortezza o luogo di difesa estrema da ogni nuova popolazione contro i nuovi nemici.
La strada che conduce al paese segue il vecchio sentiero di sempre da cui, ad ogni curva, si ammirano panorami spettacolari di Taormina o dell’Etna che ti danno la sensazione di ammirarla quasi da pari a pari sullo stesso livello, visto il campo visivo sgombro da altre montagne.
Da Piazza Sant’Antonio, finemente decorata in bianco e nero con ciottoli di fiume puoi godere delle viste mozzafiato di Taormina o avventurarti lungo il percorso sderrato e ben delineato che ti porta giù a piedi a Taormina.
Winston Churchill usava coprire la distanza a dorso d’asino ogni anno quando si trovava qui in vacanza.
Oltre alla vista, Castelmola conserva il fascino immutato di passeggiare per i suoi vicoli nascosti. La cittadina non è visitata dallo stesso numero di turisti che affollano Taormina, sopraffatti e magnetizzati da essa. Per questo motivo vale davvero la pena venire qui per perdersi tra i suoi vicoli e magari assaggiare il vino locale alla mandorla davvero molto delizioso.

SAVOCA
Savoca è una deliziosa cittadina medievale a poca distanza da Taormina, su tra le montagne.
Il paese viene fondato durante il periodo normanno e le sue chiese di Santa Lucia, Santa Maria e San Michele testimoniano bene successive evidenze di influenza medievale, rinascimentale e barocca.
La cittadina siede sulla cresta di una montagna, come la sella su un cavallo e è un luogo che ancora oggi mostra atmosfere ormai perdute e senza tempo.
L’attrazione più interessante è la sua posizione, ma anche l’itinerario che si snoda attraverso le sue strade tortuose per ragglungerla.
La chiesa dei Cappuccini e la cripta con i corpi mummificati del notaio, barone e degli abati ci fa intuire la ricchezza del tenore di vita del passato in paese, ma soprattutto rivela il grado di conoscenza alto sulle tecniche di mummificazione.
Il paese era totalmente sconosciuto a tutti fino a 40 anni fa, quando venne girato il film “Il Padrino” e le riprese effettuate in un set a cielo aperto, soprattutto nel celebre bar Vitelli che si trova sulla piccola piazza.

L’idea di sentirsi Apollonia o Michael Corleone per un giorno richiama molti turisti dalla vicina Taormina, mentre la vicinanza di altri piccoli villaggi rende unica la visita di questi luoghi alla ricerca dei luoghi del set del film

FORZA D’AGRO’

Il paese si trova sulla costa nordest della Sicilia, a pochi kilometri da Taormina. La sua posizione, in cima ad una montagna di fronte al mare, rende il luogo uno dei più suggestivi grazie agli scorci suggestivi, la strade sinuosa per arrivarci e il suo reticolo di stradine da scoprire.
Durante il periodo greco, il posto venne abitato e divenne un’avamposto di frontiera per difendere e il territorio di Taormina, da cui dipendeva, e porre un limite a quello della greca Messeni.
Attraverso i secoli la sua posizione strategica venne più volte controllata da diverse popolazioni, fra cui Normanni e Spagnoli lasciarono le tracce più significative della loro presenza con castelli e chiese.
Il suo fascino medievale oggi attrae visitatori anche per le tante storie e aneddoti collegati alle riprese del film “Il Padrino” girato qui tra i suoi monumenti tra i quali le chiese della Santissima Trinità, Sant’Agostino e San Francesco.
Il castello normanno costruito nella parte più alta del paese e su di una collina, offre alcune delle viste più spettacolari che abbracciano la costa da Messina a Taormina.

  • Autovettura privata Sedan o Viano Mercedes fino a sette posti
  • Autista privato parlante la vostra lingua
  • Carburante, pedaggi e spese di parcheggio
  • Autovettura e autista privato a disposizione fino a quattro ore per servizi di mezza giornata
  • Autovettura e autista privato a disposizione fino a otto ore per servizi di giornata intera
  • Bottiglia di acqua a bordo a disposizione
  • Soste, visite e guida panoramica dei luoghi descritti dall’itinerari

     NON SONO INCLUSI

  • Ingressi ai siti archeologici, chiese e musei
  • Degustazioni di prodotti, wine tasting o esperienze culinarie quando sono opzionali
  • Gratuità per l’autista (si suggerisce il 10% se ampiamente soddisfatti del servizio)
  • Guida turistica regionale autorizzata
  • Pasti, wine tasting o esperienze culinarie di cooking class se non già incluse nell’itinerario
  • Noleggio yachts, elicottero e aereo privato complementare ai nostri servizi di trasporto

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